L’editing passo per passo
Il lavoro dell’editor consiste nel migliorare a livello strutturale il testo presentato dallo scrittore (trama, costruzione dei personaggi, dialoghi, ecc.). Il suo lavoro, volto dunque all’affinamento (e adeguamento) della resa stilistica dell’opera (romanzo o saggio), prende il nome di editing.
L’editing di un’opera letteraria si articola in diverse fasi che vanno dalla revisione linguistica all’affinamento dell’espressione. Entrambe le fasi richiedono ovviamente da parte dell’editor una solida preparazione letteraria, attitudine alla critica e buon gusto.
L’editing è quindi un lavoro soggettivo il cui risultato quindi cambia da un editor all’altro. L’editor attribuisce all’opera un’impronta personale influenzandone lo stile in modo originale.
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“How to” nell’editing
La prima lettura è come una visione aerea. Consente di gettare uno sguardo d’insieme e di individuare quali sono i punti su cui è necessario intervenire.
In questa fase non ci si sofferma sui singoli dettagli e non si procede ancora alla revisione: è una sorta di mappatura generale. Può emergere, per esempio, che il libro è scritto con un linguaggio troppo specialistico per il pubblico di riferimento dell’editore. Che è troppo lungo e va tagliato. Che va rifinito nella forma. Che la successione dei capitoli non è convincente e va ordinata diversamente. Che l’articolazione dei singoli capitoli va migliorata perché mancano alcuni passaggi che rendono difficile la comprensione. Che le diverse parti del libro sono slegate fra loro e vanno armonizzate. Che l’esposizione non è accurata e ci sono molti dati da verificare. Eccetera.
Una volta individuati i problemi, l’editor si consulta con la redazione per verificare se le sue osservazioni sono condivise, poi sottopone il proprio parere all’autore. In questa fase è utile inviare un capitolo di prova per mostrare l’entità e la sostanza delle modifiche.
Questa è una fase molto delicata, perché è il momento in cui l’editor comincia a “mettere le mani” sul testo. Per gestire in modo costruttivo i conflitti con l’autore è fondamentale che tutte le proposte di intervento siano motivate da un’effettiva necessità. I fattori principali da tenere a mente sono il pubblico cui il libro si rivolge, l’architettura generale del libro, la coerenza delle singole parti, la chiarezza del testo e la sua completezza. Occorre essere flessibili per valutare le eventuali obiezioni, ma se ci si muove con rispetto e autorevolezza è facile trovare un’ottima intesa di lavoro poiché l’autore ha a cuore gli stessi obiettivi.
Una volta fissati i criteri dell’intervento si parte: l’editor rivede i capitoli e li manda via via all’autore, che li restituisce approvati o ulteriormente corretti.
In corso d’opera possono rendersi necessari altri aggiustamenti, perché man mano che il libro prende forma possono emergere nuove esigenze: un capitolo o un brano da spostare, un taglio, un’aggiunta o una serie di dati da trasferire in appendice.
La verifica delle notizie (fact checking) è un altro passaggio fondamentale.
Oggi internet è di grande aiuto, ma c’è ancora bisogno dell’editor per capire dove si annida l’errore. A lui spetta controllare le informazioni disseminate
nel testo: date, nomi, citazioni, notizie bibliografiche. I tranelli sono ovunque ed è importante mantenere un occhio vigile.
Oltre a questo lavoro sui contenuti, l’editor talvolta ha anche il compito di uniformare il testo alle norme della casa editrice – maiuscole, minuscole, virgolette, corsivi, “d” eufoniche e accenti – cercando di stanare tutti i refusi.
Alcuni editori chiedono all’editor di gestire tutte le fasi fino alla consegna del pdf per la stampa, e di coordinare il lavoro dell’impaginatore.